Buongiorno amici di Lawpills!Quante volte vi è capitato di pagare cifre da capogiro per far riparare il vostro forno, la vostra lavatrice o gli altri elettrodomestici? Spesso infatti non ci resta che accettare la soluzione proposta dal tecnico, senza nemmeno conoscere la reale causa del malfunzionamento.Si sa, come in tutte le categorie, anche tra i lavoratori infatti non tutti hanno a cuore l’interesse dei propri clienti, ma capita che siano spesso spinti esclusivamente dal proprio guadagno, legittimo o illegittimo che sia.Ma che soluzioni abbiamo per proteggerci da questi truffatori?Ecco che finalmente la Corte di Cassazione si è espressa sulla truffa contrattuale, stabilendo che si sarebbe configurato il reato di truffa aggravata per il caso in cui un idraulico avrebbe persuaso un cliente di fiducia alla sostituzione della caldaia senza che ve ne fosse un reale motivo.Nella ricostruzione dei fatti emerge infatti senza ombra di dubbio che le condotte in questione integrano la fattispecie di truffa in quanto si tratterebbe di un vero e proprio inganno. La caldaia che a detta dell’idraulico sarebbe stata guasta a tal punto da necessitare una sostituzione integrale, era in realtà facilmente aggiustabile. Dopo aver fatto sottoscrivere al cliente un preventivo astronomico e aver trattenuto un acconto di 900€, il tecnico si era poi reso irreperibile. L’articolo che ci viene in aiuto è il 640 del Codice Penale: “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.”.Tra gli elementi essenziali per la configurazione della truffa, di primaria importanza risulta quindi il dolo della condotta ingannevole, riscontrabile in questo caso nell’aver convinto il cliente a sostituire una caldaia funzionante differendo però nel tempo la sostituzione della stessa, adducendo come scusa un incidente alla mano inventato e mai provato.È infatti il dolo iniziale a determinare la connotazione penale di truffa alla condotta di inadempimento dell’idraulico, tanto da influire sulla volontà negoziale e da determinare la finalità ingannatoria del contratto stesso.Il cliente sarebbe stato infatti indotto a firmare il preventivo, cosa che non avrebbe altrimenti fatto se avesse conosciuto il reale stato della caldaia. Fondamentale risulta quindi essere in questo caso l’erronea convinzione sul malfunzionamento della caldaia, sorta nel cliente e causata dalle azioni ingannatorie dell’idraulico.In altre parole, per la Corte di Cassazione ricorrono infatti entrambi gli elementi necessari per la configurazione della truffa contrattuale: -la condotta ingannatoria dell’idraulico, ravvisabile nel mendacio posto in essere dallo stesso che integra gli estremi dell’artificio o raggiro, -ed il dolo concomitante, desumibile dai comportamenti sintomatici dello stesso (ossia le scuse addotte per non rendersi più disponibile).È importante sottolineare che ai fini del delitto di truffa non ha dunque rilievo la mancanza di diligenza da parte della persona offesa, in quanto ad ogni modo questa non esclude l’idoneità del mezzo, ma si risolve in una mera e semplice mancanza di attenzione determinata dalla fiducia riposta ed ottenuta con artifici e raggiri.Per questi motivi la fattispecie penale sarebbe integrata in tutti i suoi elementi.Amici di Lawpills, prima di accettare un lavoro a più zeri state quindi attenti a chi vi affidate, perché non tutti vogliono il nostro bene.TRUFFA CONTRATTUALE: IL FALSO GUASTO DELL’IDRAULICO
Buongiorno amici di Lawpills!
Quante volte vi è capitato di pagare cifre da capogiro per far riparare il vostro forno, la vostra lavatrice o gli altri elettrodomestici?
Spesso infatti non ci resta che accettare la soluzione proposta dal tecnico, senza nemmeno conoscere la reale causa del malfunzionamento.
Si sa, come in tutte le categorie, anche tra i lavoratori infatti non tutti hanno a cuore l’interesse dei propri clienti, ma capita che siano spesso spinti esclusivamente dal proprio guadagno, legittimo o illegittimo che sia.
Ma che soluzioni abbiamo per proteggerci da questi truffatori?
Ecco che finalmente la Corte di Cassazione si è espressa sulla truffa contrattuale, stabilendo che si sarebbe configurato il reato di truffa aggravata per il caso in cui un idraulico avrebbe persuaso un cliente di fiducia alla sostituzione della caldaia senza che ve ne fosse un reale motivo.
Nella ricostruzione dei fatti emerge infatti senza ombra di dubbio che le condotte in questione integrano la fattispecie di truffa in quanto si tratterebbe di un vero e proprio inganno. La caldaia che a detta dell’idraulico sarebbe stata guasta a tal punto da necessitare una sostituzione integrale, era in realtà facilmente aggiustabile.
Dopo aver fatto sottoscrivere al cliente un preventivo astronomico e aver trattenuto un acconto di 900€, il tecnico si era poi reso irreperibile.
L’articolo che ci viene in aiuto è il 640 del Codice Penale: “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.”.
Tra gli elementi essenziali per la configurazione della truffa, di primaria importanza risulta quindi il dolo della condotta ingannevole, riscontrabile in questo caso nell’aver convinto il cliente a sostituire una caldaia funzionante differendo però nel tempo la sostituzione della stessa, adducendo come scusa un incidente alla mano inventato e mai provato.
È infatti il dolo iniziale a determinare la connotazione penale di truffa alla condotta di inadempimento dell’idraulico, tanto da influire sulla volontà negoziale e da determinare la finalità ingannatoria del contratto stesso.
Il cliente sarebbe stato infatti indotto a firmare il preventivo, cosa che non avrebbe altrimenti fatto se avesse conosciuto il reale stato della caldaia.
Fondamentale risulta quindi essere in questo caso l’erronea convinzione sul malfunzionamento della caldaia, sorta nel cliente e causata dalle azioni ingannatorie dell’idraulico.
In altre parole, per la Corte di Cassazione ricorrono infatti entrambi gli elementi necessari per la configurazione della truffa contrattuale:
-la condotta ingannatoria dell’idraulico, ravvisabile nel mendacio posto in essere dallo stesso che integra gli estremi dell’artificio o raggiro,
-ed il dolo concomitante, desumibile dai comportamenti sintomatici dello stesso (ossia le scuse addotte per non rendersi più disponibile).
È importante sottolineare che ai fini del delitto di truffa non ha dunque rilievo la mancanza di diligenza da parte della persona offesa, in quanto ad ogni modo questa non esclude l’idoneità del mezzo, ma si risolve in una mera e semplice mancanza di attenzione determinata dalla fiducia riposta ed ottenuta con artifici e raggiri.
Per questi motivi la fattispecie penale sarebbe integrata in tutti i suoi elementi.
Amici di Lawpills, prima di accettare un lavoro a più zeri state quindi attenti a chi vi affidate, perché non tutti vogliono il nostro bene.
