Ciao amici di Lawpills! Più di mille persone ci hanno chiesto di spiegare l’intricata vicenda mediatica e ormai anche legale che ha visto come protagonisti Fedez e il Codacons. Innanzitutto presentiamo i protagonisti di questa vicenda. Fedez, non ha bisogno di presentazione, è il cantante Federico Lucia, marito di Chiara Ferragni. Insieme sono chiamati i Ferragnez. Chi è il Codacons? Si tratta di una associazione senza scopo di lucro nata nel 1986 che ha l’obiettivo di difendere consumatori e ambiente. Il suo fondatore e Presidente è Carlo Rienzi, avvocato italiano. Bene, conosciuti i protagonisti, vi raccontiamo la vicenda: per dare il loro contributo durante l’emergenza coronavirus, il 9 marzo i Ferragnez promuovono una raccolta fondi per l’Ospedale San raffaele di Milano attraverso la piattaforma online GoFundMe. Alt. Altro protagonista cosa è GoFundMe: si tratta di una piattaforma online che consente a privati di raccogliere fondi. L’utente si collega al sito, cerca la campagna di raccolta fondi di proprio interesse e tramite carta di credito o bonifico online, effettua la donazione. Il servizio è completamente gratuito, è il donatore che può decidere di lasciare una commissione a Gofundme oppure no. Il Ceo è Rob Solomon. Tornando a noi, i Ferragnez riescono a raccogliere più di 4 milioni di euro e l’Ospedale San Raffaele inizia subito i lavori per la realizzazione dei nuovi posti in terapia intensiva. Il 22 marzo entra però sulla scena un nuovo attore, l’AGCM, ovvero L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato , una autorità amministrativa indipendente chiamata anche autorità Antitrust, che tra i suoi vari compiti tutela anche i consumatori dalle pratiche pubblicitarie ingannevoli. Bene, cosa fa l’AGCM? Chiede a Gofundme di eliminare la preselezione della commissione del 10% dalle donazioni. Mi spiego meglio: abbiamo detto che il donatore può decidere di lasciare una donazione o meno, tuttavia Gofundme preseleziona l’opzione di commissione pari al 10% della donazione. Ovviamente l’utente è però libero di eliminare, diminuire o aumentare la commissione. Ecco per AGCM questa pratica è ingannevole e chiede che sia preselezionata l’opzione 0 commissione. Gofundme obbedisce. La domanda che molti genitori si pongono è: devo continuare a pagare la retta per un servizio di cui i miei figli non possono godere? Oppure, in caso di pagamento annuale in un’unica soluzione: posso avere il rimborso per i mesi di scuola non frequentata dai miei figli? In questi casi infatti tra genitori e scuole private si stipula un vero e proprio contratto che sottostà quindi agli ordinari principi contrattuali. Cosa si può fare quindi?Innanzitutto bisogna controllare il contratto firmato. Se è prevista una clausola che prevede il pagamento della retta anche in caso di chiusura della scuola per eventi esterni, la retta va pagata. Se non vi è nessuna previsione contrattuale invece il pagamento può essere sospeso oppure se la rata è già stata corrisposta, può essere richiesto il rimborso. Il problema invece non si pone per le scuole pubbliche poichè i Municipi dei Comuni Italiani hanno sospeso i versamenti delle rette e delle mense. Si ricorda infine Il Decreto c.d. Cura Italia del 17 marzo 2020 ha previsto da un lato per i genitori di bambini sino a 12 anni il c.d. bonus babysiter del valore di 600 euro e dall’altro dalto ha esteso il congedo parentale straordinario fino a 15 giorni al 50% della retribuzione. iatriba tra Fedez e il Codacons
Ciao amici di Lawpills! Più di mille persone ci hanno chiesto di spiegare l’intricata vicenda mediatica e ormai anche legale che ha visto come protagonisti Fedez e il Codacons.
Innanzitutto presentiamo i protagonisti di questa vicenda. Fedez, non ha bisogno di presentazione, è il cantante Federico Lucia, marito di Chiara Ferragni. Insieme sono chiamati i Ferragnez.
Chi è il Codacons? Si tratta di una associazione senza scopo di lucro nata nel 1986 che ha l’obiettivo di difendere consumatori e ambiente. Il suo fondatore e Presidente è Carlo Rienzi, avvocato italiano.
Bene, conosciuti i protagonisti, vi raccontiamo la vicenda: per dare il loro contributo durante l’emergenza coronavirus, il 9 marzo i Ferragnez promuovono una raccolta fondi per l’Ospedale San raffaele di Milano attraverso la piattaforma online GoFundMe.
Alt. Altro protagonista cosa è GoFundMe: si tratta di una piattaforma online che consente a privati di raccogliere fondi. L’utente si collega al sito, cerca la campagna di raccolta fondi di proprio interesse e tramite carta di credito o bonifico online, effettua la donazione. Il servizio è completamente gratuito, è il donatore che può decidere di lasciare una commissione a Gofundme oppure no. Il Ceo è Rob Solomon.
Tornando a noi, i Ferragnez riescono a raccogliere più di 4 milioni di euro e l’Ospedale San Raffaele inizia subito i lavori per la realizzazione dei nuovi posti in terapia intensiva.
Il 22 marzo entra però sulla scena un nuovo attore, l’AGCM, ovvero L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato , una autorità amministrativa indipendente chiamata anche autorità Antitrust, che tra i suoi vari compiti tutela anche i consumatori dalle pratiche pubblicitarie ingannevoli.
Bene, cosa fa l’AGCM? Chiede a Gofundme di eliminare la preselezione della commissione del 10% dalle donazioni. Mi spiego meglio: abbiamo detto che il donatore può decidere di lasciare una donazione o meno, tuttavia Gofundme preseleziona l’opzione di commissione pari al 10% della donazione. Ovviamente l’utente è però libero di eliminare, diminuire o aumentare la commissione. Ecco per AGCM questa pratica è ingannevole e chiede che sia preselezionata l’opzione 0 commissione. Gofundme obbedisce.
La domanda che molti genitori si pongono è: devo continuare a pagare la retta per un servizio di cui i miei figli non possono godere?
Oppure, in caso di pagamento annuale in un’unica soluzione: posso avere il rimborso per i mesi di scuola non frequentata dai miei figli?
In questi casi infatti tra genitori e scuole private si stipula un vero e proprio contratto che sottostà quindi agli ordinari principi contrattuali. Cosa si può fare quindi?
Innanzitutto bisogna controllare il contratto firmato. Se è prevista una clausola che prevede il pagamento della retta anche in caso di chiusura della scuola per eventi esterni, la retta va pagata.
Se non vi è nessuna previsione contrattuale invece il pagamento può essere sospeso oppure se la rata è già stata corrisposta, può essere richiesto il rimborso.
Il problema invece non si pone per le scuole pubbliche poichè i Municipi dei Comuni Italiani hanno sospeso i versamenti delle rette e delle mense.
Si ricorda infine Il Decreto c.d. Cura Italia del 17 marzo 2020 ha previsto da un lato per i genitori di bambini sino a 12 anni il c.d. bonus babysiter del valore di 600 euro e dall’altro dalto ha esteso il congedo parentale straordinario fino a 15 giorni al 50% della retribuzione.
